Contributi artigiani e commercianti 2025

Si avvicina la prima scadenza relativa alla nuova tornata di contributi INPS della Gestione artigiani e commercianti per l’esercizio 2025. Lo scorso 7 febbraio 2025, infatti, l’INPS ha comunicato, mediante la Circolare numero 38, i nuovi importi relativi alle rate fisse da pagare e le aliquote da applicare. Rispetto allo scorso anno, tuttavia, vi sono novità molto importanti che prontamente ti illustrerò in questo articolo.
Andrò dritto al punto con le novità del 2025, lasciandoti le definizioni di Gestione INPS artigiani e commercianti alla lettura dell’articolo che avevo pubblicato lo scorso anno (e che ti ho linkato sopra).
Cominciamo!!

Quali sono le aliquote contributive artigiani e commercianti per il 2025?

Sostanzialmente, le aliquote INPS della Gestione artigiani e commercianti sono le stesse dell’anno 2024, ovvero:

  • il 24% per gli Artigiani titolari e coadiuvanti/coadiutori di qualunque età;
  • il 24,48% per i Commercianti titolari e coadiuvanti/coadiutori di qualunque età;

La prima importante modifica per il 2025 riguarda l’abrogazione delle riduzioni delle aliquote previste per i coadiuvanti/coadiutori di età inferiore ai 21 anni. Per cui se hai un familiare che partecipa alla tua attività come coadiuvante/coadiutore di età inferiore ai 21 anni, dovrai pagare per lui i contributi utilizzando le aliquote piene che ti ho elencato qui sopra.

A quanto ammontano i contributi sul minimale di reddito per il 2025?

Come per il 2024, anche nel 2025 la Gestione INPS artigiani e commercianti si divide in due fasi distinte: il versamento dei contributi sul minimale di reddito e il versamento dei contributi sul reddito eccedete il minimale.
Tenendo conto dell’abrogazione delle riduzioni previste per i coadiuvanti/coadiutori sotto i 21 anni di cui ti ho parlato nel precedente paragrafo, per l’anno 2025, il reddito minimale stabilito dall’INPS è pari a 18.555,00 euro; sulla base di tale reddito, i contributi dovuti sono i seguenti:

  • Artigiani titolari e coadiuvanti/coadiutori di qualunque età – 4.460,64 euro (divisi in 4.453,20 euro di contributi INPS veri e propri e 7,44 euro di contributi maternità);
  • Commercianti titolari e coadiuvanti/coadiutori di qualunque età – 4.549,70 euro (divisi in 4.542,26 euro di contributi INPS veri e propri e 7,44 euro di contributi maternità).

Ti ricordo che questi contributi sono fissi e indipendenti da quello che sarà il tuo reddito imponibile per l’anno d’imposta 2025: se il tuo reddito sarà inferiore a 18.555,00 euro, dovrai comunque pagare i contributi fissi in misura piena ma, almeno, non sarai chiamato a versare anche i contributi sul reddito eccedente il minimale.

Cosa sono i contributi sul reddito eccedente il minimale?

Se, invece, il tuo reddito complessivo imponibile ai fini dei contributi sarà inferiore al minimale stabilito dall’INPS, sulla differenza dovrai versare ulteriori contributi.
Anche per il 2025, esistono due scaglioni di reddito da tenere in considerazione per il calcolo dei contributi eccedenti il minimale. Il primo scaglione va da oltre il minimale e fino al nuovo importo (per il 2025) di 55.448,00 euro, mentre il secondo scaglione va oltre 55.448,00 euro.
Se il tuo reddito rientra nel primo scaglione, le aliquote da applicare sono quelle base che ti ho già spiegato. Al contrario, se il tuo reddito rientra nel secondo scaglione, le aliquote da applicare sono le seguenti:

  • Artigiani titolari e coadiuvanti/coadiutori di qualunque età – l’aliquota prevista è del 25%;
  • Commercianti titolari e coadiuvanti/coadiutori di qualunque età – l’aliquota prevista è del 25,48%;

Anche per il 2025 esiste un massimale di reddito oltre il quale i contributi non sono più dovuti; tale massimale è fissato in 92.413,00 euro per gli iscritti alle Gestioni INPS artigiani e commercianti con decorrenza anteriore al 1° gennaio 1996. Per gli iscritti con decorrenza successiva al 1° gennaio 1996, il massimale di reditto aumenta a 120.607,00 euro.

Esistono delle riduzioni collegate alla Gestione artigiani e commercianti?

L’INPS ha confermato la riduzione in caso di soggetto pensionato INPS con più di 65 anni di età e ancora esercente attività artigiana o commerciale; per il 2025, la riduzione che ti spetta (nel caso in cui tu rientri in questa fattispecie) è del 50% dei contributi da te dovuti.
L’INPS ha altresì confermato la riduzione del 35% dei contributi spettante agli artigiani e ai commercianti che aderiscono al regime forfettario. Tale riduzione, ti ricordo, è facoltativa ed è subordinata alla presentazione di una richiesta da presentare all’INPS secondo tempistiche precise:

  • se la tua attività è già avviata e intendi beneficiare della riduzione, devi presentare la relativa richiesta entro il termine perentorio del 28 febbraio; la richiesta viene fatta una volta sola e dura finché continui a rispettare i requisiti per aderire al regime forfettario oppure fino a una tua espressa rinuncia;
  • se invece devi ancora avviare la tua attività in regime forfettario e vuoi beneficiare fin da subito della riduzione contributiva prevista, devi presentare la richiesta tempestivamente, al fine di consentire all’INPS di predisporre la relativa tariffazione annuale.

Quindi, non ci sono ulteriori novità per il 2025?

Dulcis in fundo, come si suol dire. Infatti, non c’è solo l’abrogazione delle riduzioni per coadiuvanti e coadiutori sotto i 21 anni (novità che, immagino, non avrai preso benissimo, dato che si traduce in maggiori contributi da versare).
La più grande novità per il 2025 riguarda l’introduzione di una nuova riduzione dei contributi INPS dovuti alla Gestione artigiani e commercianti da coloro che, per la prima volta nel 2025, avviano un’attività iscrivibile alla suddetta gestione previdenziale. Con la Circolare INPS numero 83 del 24 aprile 2025l’Ente ha stabilito le modalità per richiedere questa agevolazione, le cui caratteristiche principali sono:

  • la durata di 36 mesi dalla data di avvio dell’attività;
  • la riduzione del 50% della sola aliquota INPS Gestione artigiani e commercianti.

L’INPS, con riferimento a questa nuova riduzione, precisa che:

  • l’agevolazione è riconosciuta a titolari di ditte individuali, soci di società (sia di persone che di capitali) e coadiuvanti e coadiutori familiari;
  • l’attività deve essere avviata nel 2025 e l’iscrizione all’INPS deve essere fatta per la prima volta;
  • restano dovuti per intero il contributo di maternità e, per i commercianti, l’aliquota aggiuntiva per l’indennizzo per cessazione attività;
  • la riduzione per le nuove attività è incompatibile con le altre riduzioni di cui ti ho parlato sopra, come quella riconosciuta a chi aderisce al regime forfettario o quella riconosciuta per i pensionati over 65.

Le domande vanno presentate telematicamente all’INPS attraverso il Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo), dichiarando, sotto la tua responsabilità, il possesso dei requisiti richiesti.

Quando si pagano i contributi della Gestione artigiani e commercianti?

Le tempistiche di pagamento dei contributi della Gestione INPS artigiani e commercianti rimangono le medesime, ovvero:

  • nel caso dei contributi calcolati sul minimale, questi si pagano in quattro rate trimestrali di pari importo da versare, per l’anno 2024, entro il 16 maggio 2025, il 20 agosto 2025, il 17 novembre 2025 (la scadenza originale del 16 novembre cade di domenica) e il 16 febbraio 2026. Puoi recuperare in autonomia i modelli F24 per versare questi contributi fissi collegandoti al sito INPS ed entrando nel tuo Cassetto previdenziale artigiani e commercianti personale;
  • nel caso dei contributi eccedenti il minimale, le scadenze sono le medesime di quelle previste per il pagamento delle imposte sui redditi. Nello specifico (con riferimento al calendario del 2025), entro il 30 giugno 2025 dovranno essere calcolati e versati i contributi a saldo del 2024 e il primo acconto del 2025 mentre, al 2 dicembre 2025 (in quanto la scadenza originale del 30 novembre cade di domenica e il 1 dicembre, un lunedì, è giorno festivo), dovrà essere calcolato e versato il secondo acconto del 2024. Ti preciso che, come per le imposte sui redditi, per i contributi previsti a saldo del 2024 e come primo acconto 2025, è possibile optare per la rateizzazione.

E con quest’ultima informazione, siamo arrivati alla fine di questo articolo.
Per avere supporto al momento dell’avvio della tua attività per sapere a quale di queste due gestioni previdenziali dell’INPS devi appoggiarti per finanziare la tua pensione futura, per aiutarti a recuperare in autonomia gli F24 per pagare i contributi fissi sul minimale di reddito o, più in generale, per avere maggiori informazioni in merito, chiamaci al numero 051/225677, mandaci un WhatsApp al 347/8498704 oppure scrivici all’indirizzo m.balduzzi@balduzzi-franco.it

Index