Certificazione Unica 2024 – le novità per l’anno d’imposta 2023

Entro il prossimo 18 marzo 2024, i sostituti d’imposta saranno chiamati a consegnare ai singoli percipienti le Certificazioni Uniche 2024 relative ai redditi da lavoro dipendente e assimilati, ai redditi da lavoro autonomo, alle provvigioni, ai redditi diversi e i corrispettivi derivanti dalle locazioni brevi.
Entro la stessa data, i sostituti d’imposta dovranno provvedere anche alla trasmissione telematica delle Certificazioni Uniche relative a tutti quei redditi che trovano collocazione nella dichiarazione precompilata mentre le Certificazioni Uniche relative ai redditi esenti o non dichiarabili tramite la dichiarazione precompilata possono essere trasmessi telematicamente entro il prossimo 31 ottobre 2024.
Che tu sia il sostituto d’imposta obbligato a rilasciare la Certificazione Unica 2024 o il soggetto che la deve ricevere, questo articolo ti aiuterà a comprendere ciò che ti serve per essere in regola con questo argomento.
Cominciamo.

Che cos’è la Certificazione Unica?

La Certificazione Unica è il documento che attesta l’ammontare dei redditi che i soggetti sostituti d’imposta hanno erogato ai propri percipienti nel corso del periodo d’imposta di riferimento, nonché le ritenute applicate ai suddetti redditi.
Se questa definizione ti sembra poco chiara, non temere: in poche parole, stiamo parlando del documento che, a partire dal 2016, ha sostituito il vecchio CUD.

Quali sono i redditi oggetto della Certificazione Unica 2024?

Tra i redditi da certificare tramite la Certificazione Unica non si possono non citare i redditi da lavoro dipendente. Nella stessa casistica rientrano anche quelli assimilati ai redditi da lavoro dipendente come, ad esempio:

  • i redditi da pensione;
  • i compensi degli amministratori;
  • le borse di studio;
  • gli assegni erogati all’ex coniuge direttamente dal sostituto d’imposta.

Con lo stesso modello, inoltre, devono essere certificati anche (a titolo esemplificativo e non esaustivo):

  • i redditi da lavoro autonomo (compresi quelli da rapporti di lavoro autonomo occasionale);
  • le provvigioni;
  • i redditi diversi;
  • i corrispettivi erogati per prestazioni relative a contratti d’appalto da parte dei condomìni, per i quali è prevista l’applicazione della ritenuta del 4%;
  • i corrispettivi erogati per le locazioni brevi, ovvero quei contratti di locazione la cui durata è inferiore a 30 giorni.

Cosa devo fare se sono il soggetto che deve consegnare la Certificazione Unica?

Se rientri tra i soggetti tenuti a rilasciare la Certificazione Unica 2024, dovrai inizialmente sincerarti (con l’aiuto del tuo consulente del lavoro per i tuoi dipendenti e del tuo commercialista per gli altri tipi di redditi) dell’ammontare delle retribuzioni, dei compensi, delle provvigioni corrisposti ai tuoi percipienti e delle ritenute fiscali operate su tali redditi.
Verifica anche che le sezioni relative ai dati previdenziali e assistenziali, se previste, siano state debitamente compilate (ad esempio, nel caso dei tuoi dipendenti, in tale sezione devono comparire i dati relativi al reddito lordo da loro percepito e dei contributi a loro carico trattenuti in busta paga).
Una volta che hai ricevuto dal tuo professionista di fiducia le Certificazioni Uniche, dovrai consegnarle ai vari percipienti. Puoi scegliere la modalità che preferisci tra:

  • la consegna a mano del documento cartaceo;
  • la trasmissione del documento in formato digitale tramite email (in caso di professionisti e agenti, lo Studio Balduzzi consiglia la trasmissione tramite PEC) o tramite la condivisione in piattaforme in cloud condivise con i vari percipienti.

Se la consegna interessa eredi di un soggetto deceduto o un dipendente cessato in corso d’anno, la modalità da adottare è necessariamente quella cartacea.

Quali sono le scadenze che devo rispettare?

Stai attento alle tempistiche di consegna: devi consegnare la Certificazione Unica entro e non oltre il 16 marzo di ogni anno. Per i redditi del 2023, la scadenza della consegna viene spostata al 18 marzo (dato che il 16 è un sabato).
Tieni aanche a mente che le Certificazioni Uniche devono essere trasmesse in via telematica anche all’Agenzia delle Entrate entro:

  • il 18 marzo 2024 per le Certificazioni Uniche che attestano redditi da dichiarare tramite la dichiarazione precompilata;
  • il 31 ottobre 2024 per le Certificazioni Uniche che attestano solo redditi esenti o non dichiarabili tramite la dichiarazione precompilata (ad esempio, i redditi dei lavoratori autonomi e degli agenti di commercio, come ribadito anche dalla Risoluzione 13/E del 4 marzo 2024 da parte dell’Agenzia delle Entrate).

Fortunatamente, per queste trasmissioni telematiche, puoi avvalerti di intermediari abilitati, come i commercialisti e i consulenti del lavoro.

Cosa succede se non rispetto le scadenze previste?

Le sanzioni per chi non rispetta le scadenze previste ammontano a:

  • 100,00 euro per ogni Certificazione Unica omessa, tardiva o errata, con un massimo di 50.000,00 euro;
  • 33,33 euro per ogni Certificazione Unica, con un massimo di 20.000,00 euro, se viene correttamente trasmessa entro 60 giorni dai termini elencati nel paragrafo precedente;
  • nessuna sanzione se, in caso di Certificazioni Uniche errate trasmesse entro il 18 marzo 2024, le Certificazioni Uniche corrette vengono trasmesse entro cinque giorni.

Attenzione al fato che tali sanzioni fanno riferimento ai termini relativi alle trasmissioni telematiche delle Certificazioni Uniche all’Agenzia delle Entrate.

Cosa devo fare se io sono il soggetto che deve ricevere la Certificazione Unica?

Se invece sei colui che deve ricevere la Certificazione Unica e vuoi essere sicuro che i dati inseriti siano corretti, puoi rivolgerti al tuo consulente di fiducia per un controllo: portagli la Certificazione assieme ai documenti che hanno generato i redditi inseriti nel documento (ad esempio, le buste paga) e lascia che sia lui a fare i controlli necessari per te.
Se i controlli fatti dal tuo consulente danno un esito positivo, allora hai in mano un documento corretto in tutte le sue parti e che potrai utilizzare per redigere la tua dichiarazione dei redditi.
Ti dirò di più: se sei un lavoratore dipendente o un pensionato e non hai né altri redditi da dover dichiarare, né spese che ritieni di poter scaricare, allora non hai nemmeno l’obbligo di dover presentare la tua dichiarazione dei redditi. Questo perché hai in mano un documento valido a tutti gli effetti ai fini di conoscere qual è il tuo reddito e che potrai utilizzare per moltissimi usi (come richiedere un mutuo, calcolare l’ISEE o stabilire se rientri o meno nelle esenzioni per i ticket sanitari).

Cosa posso fare se non ricevo la Certificazione Unica?

I motivi per cui chi ti deve consegnare la Certificazione Unica non lo fa possono essere molteplici: a volte può essere semplicemente un ritardo nelle elaborazioni o nella consegna e, quindi, un ritardo in buona fede.
Ma se il ritardo dovesse protrarsi, allora puoi:

  • inviare un sollecito tramite raccomandata o PEC;
  • procedere a una denuncia, se il sollecito rimane inascoltato.

Stai attento: se sei un pensionato, devi considerare che gli enti previdenziali (come l’INPS) non effettuano più la consegna cartacea del modello. Occorre quindi che tu ti connetta al sito del tuo ente previdenziale di riferimento e recuperi da solo la tua Certificazione Unica.
Fortunatamente, puoi avvalerti della collaborazione del tuo consulente per recuperare la tua Certificazione Unica.

Novità della Certificazione Unica 2024

In ultimo, segnalo le principali novità relative alla Certificazione Unica 2024 che riguardano:

  • la tassazione agevolata delle mance per i lavoratori dipendenti del settore turistico;
  • la riorganizzazione del lavoro sportivo dilettantistico e professionistico (che, dal 1 luglio 2023, ha visto l’innalzamento del limite dei compensi erogati non imponibili a 15.000,00 euro);
  • l’innalzamento a 3.000 euro dei fringe benefit erogati a favore dei lavoratori dipendenti con figli a carico in luogo del precedente limite previsto di 258,23 euro;
  • l’indicazione del trattamento integrativo speciale erogato ai lavoratori del settore turistico, ricettivo e termale;
  • la rideterminazione della riduzione IRPEF spettante al comparto sicurezza e difesa.

Sei un datore di lavoro o un professionista e hai necessità di verificare i dati inseriti nelle Certificazioni Uniche che devi consegnare e trasmettere? Sei un dipendente, un pensionato o un professionista e desideri verificare che le Certificazioni Uniche da te ricevute siano corrette? Chiamaci al numero 051/225677, mandaci un WhatsApp al 347/8498704 oppure scrivici all’indirizzo m.balduzzi@balduzzi-franco.it