In questo secondo articolo, andrò a trattare per te le principali novità che la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto in tema di modifiche ai bonus edilizi.
Come ti avevo già scritto in questo articolo, le novità riguardanti gli immobili sono molteplici e, per questo motivo, ho scelto di dedicare un articolo specifico per approfondire il tema e vedere cos’è cambiato rispetto al testo approvato dal Consiglio dei Ministri di cui ti ho parlato in un altro articolo precedentemente pubblicato sul sito. Potrai recuperarlo aprendo questo link.
Cominciamo.
Come cambia il bonus ristrutturazioni edilizie?
La prima novità in tema di bonus edilizi per il 2025 riguarda le spese di ristrutturazione; rispetto al testo approvato dal Consiglio dei Ministri, l’attuale Legge di Bilancio ha previsto la modifica dell’art. 16-bis, c. 3-ter D.P.R. n. 917/1986; il nuovo testo prevede che, già a partire dal 2025, ci sia l’abbattimento al 30% della detrazione concessa per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica, provvedimento inizialmente previsto a partire dal 2028.
Da questa modifica sono escluse solamente le spese per interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione per le quali è invece prevista l’aliquota del 50% (secondo quanto previsto dall’art. 16-bis, c. 3-bis D.P.R. n. 917/1986).
Ciò significa che non potrò più godere di detrazioni maggiori, come la detrazione al 50%?
Non esattamente. Fortunatamente, la Legge di Bilancio 2025 ha previsto che, per alcune fattispecie particolari, elencate nel rimodulato comma 1 dell’art. 16 D.L. 63/2013, siano previste delle detrazioni diverse. Nello specifico:
- per le spese sostenute nel 2025 da parte di proprietari o altri titolari di diritto reale su immobili adibiti ad abitazione principale, la percentuale di detrazione rimane al 50% con limite di spesa di 96.000,00 euro;
- per le spese sostenute nel 2026 e nel 2027 da parte di proprietari o altri titolari di diritto reale su immobili adibiti ad abitazione principale, la percentuale di detrazione scenderà al 36% con limite di spesa di 96.000,00 euro;
- per le spese sostenute nel 2025 da parte di proprietari o altri titolari di diritto reale su immobili non adibiti ad abitazione principale, la percentuale di detrazione scenderà al 36% con limite di spesa di 96.000,00 euro;
- per le spese sostenute nel 2026 e nel 2027 da parte di proprietari o altri titolari di diritto reale su immobili non adibiti ad abitazione principale, la percentuale di detrazione scenderà ulteriormente al 30% con limite di spesa di 96.000,00 euro.
Sono, però, escluse dalle misure agevolative che ti ho elencato qui sopra le spese per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.
Come cambiano l’Ecobonus ed il Sismabonus?
Per quanto riguarda questi bonus edilizi, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una novità volta a standardizzare le detrazioni previste per gli interventi volti a favorire il risparmio energetico e la riduzione di rischio sismico. In particolare, a partire dal 2025, entrano in vigore le seguenti modifiche:
- per le spese sostenute nel 2025 da parte di proprietari o altri titolari di diritto reale su immobili adibiti ad abitazione principale, la percentuale di detrazione si attesterà al 50%;
- per le spese sostenute nel 2026 e nel 2027 da parte di proprietari o altri titolari di diritto reale su immobili adibiti ad abitazione principale, la percentuale di detrazione scenderà al 36%;
- per le spese sostenute nel 2025 da parte di proprietari o altri titolari di diritto reale su immobili non adibiti ad abitazione principale, la percentuale di detrazione scenderà al 36%;
- per le spese sostenute nel 2026 e nel 2027 da parte di proprietari o altri titolari di diritto reale su immobili non adibiti ad abitazione principale, la percentuale di detrazione scenderà ulteriormente al 30%.
Come puoi vedere, stiamo parlando delle stesse aliquote previste per gli interventi di ristrutturazione edilizia di cui ti ho parlato nel precedente articolo. Non saranno più previste, per esempio, aliquote maggiorate di detrazione al 65% per alcuni interventi come l’installazione di schermature solari nelle parti comuni dei condomìni o nelle singole unità abitative.
Come cambia il Bonus Mobili?
In realtà, questo bonus edilizio non cambia rispetto al 2024 (e rispetto anche a quanto avevo scritto nell’articolo in cui avevo trattato delle anticipazioni sulle modifiche ai bonus edilizi per il 2025).
Di conseguenza, si confermano, anche per il 2025:
- la detrazione del 50%;
- il tetto di spesa a 5.000,00 euro.
Come cambia il Superbonus?
Nell’articolo in cui avevo trattato delle anticipazioni sulle modifiche ai bonus edilizi per il 2025, avevo solamente accennato ad alcuni punti salienti legati al Superbonus. In questa sede, andrò ad approfondire più nel dettaglio le modifiche intercorse.
Ripartirò da quanto già accennato, ovvero che:
- per le spese sostenute nel 2025, la percentuale di detrazione scenderà al 65% (sostituendo l’attuale percentuale del 70%);
- per le spese sostenute nel 2023, puoi decidere di adottare una ripartizione in dieci anni invece di quattro, a patto, però, di presentare una dichiarazione integrativa per l’anno d’imposta 2023 entro il termine di scadenza previsto per la trasmissione della dichiarazione del 2024 (salvo proroghe, entro il prossimo 30 settembre 2025); presta attenzione al fatto che la scelta sarà irrevocabile.
La precisazione che ti dovevo è questa: per le spese sostenute nell’anno 2025, il Superbonus spetta esclusivamente per gli interventi già avviati entro lo scorso 15 ottobre 2024. Al pari degli interventi già iniziati prima del 15 ottobre 2024, il Superbonus è riconosciuto anche per quegli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024:
- risulti presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), se gli interventi sono diversi da quelli effettuati dai condomini;
- risulti adottata la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori e sia stata presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA), se gli interventi sono effettuati dai condomìni;
- sia stata presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo, se gli interventi comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici.
Il Superbonus cessa definitivamente di esistere con riferimento, quindi, alle spese sostenute nel 2025 che sono connesse a interventi iniziati dopo il 15 ottobre 2024 e/o che non rientrano nei requisiti che ti ho elencato qui sopra.
Ci sono altre cose di cui devo tenere conto?
Purtroppo sì. Oltre alle modifiche che ti ho riepilogato qui sopra, devi tenere presente che tutte le detrazioni relative a bonus edilizi, a partire dall’anno d’imposta 2025, subiranno il giogo del tetto delle detrazioni fiscali imposto per i redditi superiori a 75.000,00 euro. Tetto di cui ti ho già ampiamente parlato nel primo articolo relativo alle novità della Legge di Bilancio 2025.