Calendario 730 e Modello REDDITI 2025

Si avvicina il momento in cui devi radunare i tuoi documenti per la presentazione della tua dichiarazione dei redditi 2025 per l’anno d’imposta 2024 e quindi, a prescindere che tu debba ricorrere al modello REDDITI o al modello 730, devi farti trovare pronto per redigere e trasmettere correttamente e nei tempi giusto. A tal proposito, ti invito a rileggere gli articoli che avevo pubblicato lo scorso anno in merito alle spese detraibili e deducibili, tenendo però conto che sono articoli validi per l’anno d’imposta 2023: ti darò modo a breve di conoscere le eventuali novità per il 2024 con un articolo dedicato. Gli articoli li puoi trovare qui per il primoqui per il secondoqui per il terzo.
Il mio compito, in questo articolo, è quello di illustrarti ed elencarti le date che tevi attenzionare affinché non ti faccia trovare impreparato ai prossimi appuntamenti dichiarativi.
Cominciamo.

Che cos’è il modello REDDITI?

Il modello REDDITI è il modello dichiarativo che devi utilizzare per assolvere all’obbligo di dichiarare, appunto, i redditi da te conseguiti nell’anno d’imposta di riferimento.
In realtà, sono presenti più tipi di modelli REDDITI, differenti in base al soggetto che deve procedere alla propria dichiarazione:

  • REDDITI PF, utilizzato dalle persone fisiche (in questo link troverai l’approfondimento dal sito dell’Agenzia delle Entrate);
  • REDDITI SP, utilizzato dalle Società di persone (in questo link troverai l’approfondimento dal sito dell’Agenzia delle Entrate);
  • REDDITI SC, utilizzato dalle Società di capitali (in questo link troverai l’approfondimento dal sito dell’Agenzia delle Entrate).

Mentre le Società sono generalmente obbligate a utilizzare i rispettivi modelli per assolvere ai propri obblighi dichiarativi, le persone fisiche (e, in particolare, i percettori di redditi da lavoro dipendente e assimilati, come le pensioni) possono ricorrere, in luogo del modello REDDITI PF, al modello 730 (di cui ti parlerò più avanti in questo articolo).
Se sei un titolare di partita IVA, invece, non c’è scampo: devi ricorrere obbligatoriamente al modello REDDITI, a prescindere da quale sia la composizione dei redditi che devi dichiarare.

Quali scadenze devo monitorare per il modello REDDITI 2025?

Parlando delle scadenze relative al modello REDDITI 2025 per l’anno d’imposta 2024, l’elenco che ti sto per presentare vale per tutti i modelli che ti ho elencato nel paragrafo precedente.
Per quanto riguarda la presentazione telematica:

  • per tutti e tre i modelli REDDITI, devi provvedere (in autonomia o tramite un intermediario abilitato) tra il 30 aprile 2025 e il 31 ottobre 2025;
  • solo ed esclusivamente per il modello REDDITI PF, è prevista la possibilità di presentare la dichiarazione in forma cartacea tra il 30 aprile 2025 e il 30 giugno 2025, avvalendosi dell’aiuto degli uffici delle Poste Italiane.

Per quanto riguarda, invece, il pagamento delle imposte:

  • il saldo relativo al 2024 e il primo acconto 2025 dovranno essere versati entro il 30 giugno 2025 tramite modello F24;
  • il versamento del secondo acconto 2025 deve essere effettuato entro il 1 dicembre 2025 (in quanto la scadenza originale del 30 novembre 2025 cade di domenica).

Ci sono possibilità di rateizzare o rinviare i pagamenti previsti?

Solo per la prima scadenza del 30 giugno, ti ricordo che puoi procedere a una rateizzazione degli importi previsti, così come anche al rinvio di 30 giorni dei versamenti a tuo carico, aggiungendo a essi una maggiorazione dello 0,40%. O perché no, a entrambe le soluzioni (una non esclude l’altra).
Date le esperienze passate, non è da escludere la possibilità di variazioni nel calendario che ti ho elencato in questa sede; solo per fare un esempio, l’anno scorso la scadenza del 30 giugno fu prorogata al 31 luglio per via dell’introduzione del Concordato Preventivo Biennale. Il mio consiglio per te è quello di tenere costantemente monitorate le scadenze fiscali relative al modello REDDITI 2025 e ai versamenti fiscali derivanti dalla sua redazione.
Da parte mia, ti prometto la pubblicazione di un articolo più specifico dedicato alle scadenze dei versamenti delle tue imposte per aiutarti a tenerle sotto controllo.

Che cos’è il modello 730?

Dopo aver parlato dei modelli REDDITI 2025 per l’anno d’imposta 2024, è ora di passare a spiegarti che cos’è il modello 730.
Questo è il modello dichiarativo dedicato ai soggetti (rigorosamente persone fisiche) che percepiscono redditi da lavoro dipendente e assimilati (come i redditi da pensione).
Rispetto al modello REDDITI, il modello 730 ti consente, laddove tu riesca a conseguire un credito fiscale, di poterlo recuperare dalla tua busta paga o dal cedolino della tua pensione senza dover aspettare i tempi dell’Agenzia delle Entrare per ottenerne il rimborso. D’altra parte, laddove tu invece consegua dei saldi a debito, tali debiti saranno conguagliati e detratti direttamente in busta paga o nel cedolino della tua pensione.

Ma posso presentare il 730 anche senza un soggetto che mi faccia il conguaglio?

Assolutamente sì. Anzi, il fatto che tu abbia un datore di lavoro o un ente pensionistico che possa provvedere al conguaglio nel 2025 (il cosiddetto sostituto d’imposta) non ti obbliga a indicare le sue generalità nel tuo 730. Puoi benissimo inviare il tuo 730 barrando l’apposita casella Mod. 730 dipendenti senza sostituto. In tal caso, sarà direttamente l’Agenzia delle Entrate a provvedere al conguaglio per tuo conto… coi suoi tempi.
Tuttavia, il mio consiglio è quello di indicare il sostituto d’imposta (ammesso che tu, al momento della presentazione del tuo 730, ce l’abbia).

Come funziona il 730 precompilato?

Da ormai qualche anno, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei propri contribuenti il modello 730 precompilato, ovvero una dichiarazione dei redditi che l’Agenzia delle Entrate elabora sulla base dei dati che è in grado di raccogliere.
Ma l’Agenzia delle Entrate da dove raccoglie questi dati? Per fare alcuni esempi, dalle Certificazioni Uniche trasmesse dai datori di lavoro o dagli enti pensionistici come l’INPS; oppure dalle trasmissioni telematiche che le farmacie e i medici effettuano al Sistema Tessera Sanitaria; oppure, per fare un ultimo esempio, dalle comunicazioni che gli amministratori di condominio devono effettuare per trasmettere le spese condominiali detraibili.
Nulla ti vieta di ignorare i dati acquisiti dall’Agenzia delle Entrate e di provvedere alla redazione (in autonomia o grazie a un CAF o un intermediario abilitato) del 730 ordinario ma, in questo caso, i rischi che i dati che andrai a comunicare siano controllati dall’Agenzia delle Entrate aumentano. Col 730 precompilato, infatti, se decidi di accettarlo senza modificarlo, l’Agenzia delle Entrate non provvederà a effettuare i dovuti controlli sui dati trasmessi dai soggetti terzi.

Quali scadenze devo monitorare per il modello 730 2025?

La prima data che devi tenere sott’occhio è la data a partire dalla quale l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione i dati del 730 precompilato. L’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione il 730 precompilato ai contribuenti dal 30 aprile 2025.
In prima battuta, questi dati saranno solamente visualizzabili e non modificabili per l’invio. L’Agenzia delle Entrate consentirà la modifica e l’invio del 730 precompilato dal 20 maggio 2025. 
Per quanto riguarda la scadenza ultima per trasmettere il modello 730, devi provvedere entro e non oltre il 30 settembre 2025.
Se vuoi invece avere un’idea delle tempistiche dei rimborsi a conguaglio, partendo dal presupposto che vige chiaramente la regola del “prima mando via il 730 e prima arrivano i soldi”, posso indicativamente dirti che:

  • se invii il 730 entro il 31 maggio 2025, il conguaglio arriva a luglio;
  • se invii il 730 dall’1 al 20 giugno 2025, anche in questo caso il conguaglio arriva a luglio;
  • se invii il 730 dal 21 giugno al 15 luglio 2025, il conguaglio arriva ad agosto;
  • se invii il 730 dal 16 luglio al 31 agosto 2025, il conguaglio arriva a settembre;
  • se, infine, invii il 730 dal 1 al 30 settembre 2025, il conguaglio arriva a ottobre.

Queste scadenze valgono se sei un lavoratore dipendente con sostituto d’imposta. Se invece sei un pensionato, i conguagli, in generale, arrivano con il cedolino relativo al secondo mese successivo alla trasmissione del tuo 730. Per esempio, se il tuo 730 lo invii a maggio, il conguaglio arriverà con il cedolino di luglio.

Vuoi restare sempre aggiornato sul calendario dei modelli REDDITI e 730 2025 per l’anno d’imposta 2024? Hai bisogno di aiuto per orientarti con le varie scadenze? O più semplicemente, non vuoi arrivare tardi all’appuntamento con le dichiarazioni dei redditi per l’anno d’imposta 2024? Chiamaci al numero 051/225677, mandaci un WhatsApp al 347/8498704 oppure scrivici all’indirizzo info@balduzzicommercialisti.it

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